Views: 24

di Giuseppe Longo

Giornata molto importante, oggi, per la comunità cristiana di Grado: si festeggia il compleanno della Basilica patriarcale di Sant’Eufemia! Per la verità, la ricorrenza cadeva già lo scorso 3 novembre, ma trattandosi di giorno feriale, come avviene sempre, la celebrazione è spostata nella domenica successiva, proprio per dare alla stessa la dovuta solennità. Pertanto, la Messa “granda” sarà stamane, come sempre alle 10, e sarà animata, come avviene nei riti più rilevanti, dalla Corale orchestrale “Santa Cecilia”, diretta dal Anello Boemo. E particolare degno di nota speciale vedrà la partecipazione di tutte le associazioni impegnate nell’Isola. Un momento che serve a unire le varie realtà al fine di creare un “fronte comune” a beneficio della cittadina lagunare.
E ora anche un po’ di storia attingendo da “Insieme”, l’apprezzato foglio informativo settimanale della Parrocchia oggi in distribuzione. «Sotto il tappeto rosso, all’ingresso della Basilica di Sant’Eufemia, si trova un’antica iscrizione musiva che ricorda la dedicazione del tempio, avvenuta il 3 novembre dell’anno 579. Le parole, ancora oggi leggibili nel mosaico, raccontano la rinascita di una casa di Dio resa splendida dalla cura e dalla Fede del Vescovo Elia: “Atria quae cernis vario formata decore, squalida sub picto caelatur marmore tellus… haec sunt tecta pio semper devota timori”. Ovvero: “Il complesso che tu ammiri, splendido nei vari elementi di bellezza, già il lungo tempo aveva offuscato per decrepitezza di vetustà… Ecco le vecchie strutture cedere il posto alla magnificenza delle nuove per la premurosa opera del beatissimo presule Elia. Questo è il tempio sempre sacro al timor di Dio”».

__________________________________________

Dolore per Peppe Vessicchio

(g.l.) Dolore e cordoglio, soprattutto fra i giovani, ieri a Grado quando si è diffusa la notizia della scomparsa a 69 anni, a causa di una polmonite rivelatasi ben presto senza speranze, del maestro Giuseppe Vessicchio, da tutti conosciuto come Peppe, il popolare musicista napoletano che per oltre trent’anni ha guidato l’orchestra del Festival di Sanremo. Era stato, infatti, molto applaudito la scorsa estate, quando aveva animato la serata conclusiva del Festival di Avvenire, il quotidiano della Conferenza episcopale italiana, che da quattro anni propone con con grande successo importanti momenti di riflessione e di festa all’ombra della Basilica di Sant’Eufemia, sul sagrato che ricorda il Patriarca Elia. Manifestazione organizzata come sempre dalla Parrocchia arcipretale con la regia di monsignor Paolo Nutarelli (nella foto, assieme all’illustre ospite).

__________________________________________

«Da quasi quindici secoli – osserva monsignor Paolo Nutarelli -, questa iscrizione custodisce la memoria viva di un gesto di Fede e di bellezza che continua a parlare ancora oggi. Ma qual è la bellezza che vogliamo celebrare in questa giornata? È la bellezza di essere noi, come Comunità, segno dell’amore di Dio per l’uomo. La festa della Dedicazione ci ricorda che ciascuno di noi è una pietra viva, un mattone con cui il Signore costruisce la sua casa: la Comunità dei credenti. La presenza delle Associazioni cittadine alla celebrazione di oggi assume un significato profondo: esse rappresentano la vitalità concreta del nostro territorio, la rete di relazioni e di impegno che dà forma alla vita di Grado. La Basilica — cuore spirituale dell’Isola — accoglie, così, le realtà che animano la città ogni giorno: Associazioni civiche, culturali, sportive, di volontariato: è un grazie per quanto fanno per il prossimo».
«Chiediamo al Signore – conclude l’arciprete di Grado – il dono del discernimento, perché la tentazione è sempre duplice: tirarci indietro — per mancanza di tempo, di fiducia o di entusiasmo — oppure immergerci in modo sbagliato, diventando ingombranti per troppa visibilità. La vera bellezza della Comunità sta, invece, nell’aiutarsi ad aggregare e mai ad escludere, nel costruire ponti e non muri. La Basilica di Sant’Eufemia, con le sue pietre antiche ed i suoi mosaici preziosi, ci ricorda che la Chiesa non è solo un luogo, ma una testimonianza vivente. Chiediamo al Signore che la sua bellezza si manifesti non solo nelle opere d’arte — che meritano la nostra cura — ma, soprattutto, nella gioiosa testimonianza della nostra Fede, vissuta insieme, con spirito di servizio e di comunione».

 

—^—

In copertina, lo splendido interno della Basilica di Sant’Eufemia a Grado.

, , , , , , , , ,
Similar Posts
Latest Posts from FriuliVG.com